La biologa nutrizionista Emma Imperiale si avvale dell’impedenziometria in occasione delle consulenze personalizzate che fornisce presso il suo centro Naturhouse di Viareggio. Durante il primo incontro con ogni paziente utilizza la bilancia impedenziometrica professionale per misurare il peso e la composizione corporea. A cosa serve esattamente questo strumento? E come funziona? Di seguito vi spieghiamo i dettagli, per affrontare al meglio e serenamente la vostra prima visita impedenziometrica.

Come controllare la fame - Emma Imperiale
INDICE
- Cos’è l’impedenziometria
- Esame impedenziometrico del peso
- Strumenti dell’impedenziometria
- Come funziona la bilancia impedenziometrica professionale del nutrizionista
- Visita impedenziometrica
- Cosa non fare prima dell’impedenziometria?
1. COS’È L’IMPEDENZIOMETRIA
Di cosa è fatto il nostro corpo? La metodica dell’impedenziometria sfrutta il passaggio non invasivo e indolore di corrente per determinare la composizione corporea di un paziente. La conduzione della corrente dei tessuti magri e di quelli grassi, infatti, avviene in modo diverso a causa della rispettiva percentuale di elettroliti e acqua. I dati che emergono sono massa grassa, massa magra e quantità totale di acqua.
Conoscere la composizione corporea è fondamentale per il nutrizionista prima di programmare una dieta per costruire un piano adeguato ai livelli di grasso, muscolo e acqua. Se si vuole dimagrire, ci si dovrà focalizzare sulla perdita di grasso, salvaguardando muscoli e liquidi.
Quando si segue una dieta dimagrante, il peso non è l’unico elemento da controllare. L’esame impedenziometrico serve a monitorare la perdita di grasso corporeo e viene spesso associato all’holter metabolico e alla calorimetria.
A cosa serve l’impedenziometria?
Gli elementi che emergono grazie alla visita impedenziometrica sono in primo luogo:
- acqua corporea,
- massa magra,
- massa grassa,
- BMI ovvero indice di massa corporea.
Inoltre, il nutrizionista fa tesoro di altri parametri utili per la composizione della dieta personalizzata.
2. ESAME IMPEDENZIOMETRICO DEL PESO
In alcune condizioni particolari come la gravidanza, durante l’assunzione di diuretici o quando si soffre di insufficienza renale e ritenzione idrica, il ricambio idrico risulta alterato. Di conseguenza, il peso può rimanere stabile anche se c’è una diminuzione della massa magra. Tramite la visita impedenziometrica si verifica con precisione lo stato dei fatti. Si ottiene in pochi secondi una fotografia attendibile delle condizioni della persona.
Il falso dimagrimento e le conseguenze
In particolar modo nella fase iniziale di una dieta, si perdono in prevalenza chili di acqua e non di massa grassa.
Attaccare la massa grassa non è importante solo per ragioni estetiche. È stato riscontrato che una composizione corporea povera di massa muscolare e ricca di tessuto adiposo è correlata a un maggiore rischio di sviluppare malattie. Alcuni esempi sono obesità, diabete, ipertensione, complicanze cardio-vascolari e patologie articolari.
3. STRUMENTI DELL’IMPEDENZIOMETRIA
Come si svolge l’impedenziometria? Questa metodica diagnostica si avvale innanzitutto di un’apposita strumentazione, utilizzata a dovere da un nutrizionista esperto. Si distinguono due principali strumenti d’esame:
- l’impedenziometria con elettrodi si esegue tramite una strumentazione che ricorda un elettrocardiografo. Due elettrodi si applicano su una mano e due su un piede. L’apparecchiatura incrocia i parametri dell’organismo, compresi altezza, peso, sesso ed età, con formule di calcolo validate per fornire i dati sulla massa corporea;
- la bilancia impedenziometrica è una pedana computerizzata che dispone di manipoli con elettrodi. Di seguito approfondiamo nel dettaglio il funzionamento di questo dispositivo, tra i più utilizzati dai professionisti del settore.
4. COME FUNZIONA LA BILANCIA IMPEDENZIOMETRICA PROFESSIONALE DEL NUTRIZIONISTA
Prima di cominciare l’esame, si inseriscono nel programma di calcolo della bilancia i parametri del soggetto (sesso, età, altezza, corporatura). Sulla bilancia impedenziometrica si sale a piedi nudi e asciutti e si rimane in posizione eretta. Il paziente impugna i manipoli con le mani asciutte e poggia la pianta dei piedi sopra a una piastra di metallo. In tal modo trasmette una innocua corrente elettrica a bassa intensità. La bilancia registra la resistenza che il corpo oppone a tale corrente.
5. VISITA IMPEDENZIOMETRICA
Il nutrizionista durante la visita non si limita a estrapolare dati dall’esame impedenziometrico del peso. Una volta valutati i grafici emersi e la massa corporea, elabora una terapia alimentare corretta e personalizzata sulla base dell’ascolto del paziente. Si tengono in considerazione i gusti e le abitudini personali, i ritmi di vita e gli eventuali comportamenti da correggere. Si può intervenire per rimodellare il corpo e calibrare la quantità e le tipologie di cibo e la loro suddivisione nell’arco della giornata.
6. COSA NON FARE PRIMA DELL’IMPEDENZIOMETRIA?
Prima di sottoporsi alla visita impedenziometrica è opportuno:
- evitare di svolgere attività fisica intensa che altererebbe i livelli dei liquidi corporei;
- bere acqua con moderazione nelle 2 ore precedenti;
- evitare l’assunzione di sostanze eccitanti come il caffè;
- non assumere alcolici.
La preparazione ottimale prevede che il paziente digiuni nelle 4 ore antecedenti l’esame.