Mancanza di appetito, cause principali e rimedi

Adulti e bambini che soffrono di mancanza di appetito possono trovare giovamento dall’attuazione di un percorso nutrizionale studiato da un professionista. Mangiare non rappresenta soltanto un momento di piacere, ma anche un atto fondamentale per sostenere l’organismo. Un biologo nutrizionista è in grado di identificare le cause del calo dell’appetito e affrontarle indicando al paziente l’adozione di una serie di abitudini e l’eventuale assunzione di integratori alimentari. Ogni persona prima o poi può sperimentare l’inappetenza, senza che questa sia il sintomo di una patologia. Dalla durata del problema si può capire se il fenomeno è legato a periodi di stress, fasi della crescita, malattie, assunzione di farmaci o altro.

INDICE

  1. Mancanza di appetito, cause principali
  2. Mancanza di appetito nei bambini
  3. Mancanza di appetito negli anziani
  4. Inappetenza al mattino
  5. Come ritrovare l’appetito?
  6. Scarso senso della fame, quando è una patologia?
  7. Integratori per stimolare l’appetito

MANCANZA DI APPETITO, CAUSE PRINCIPALI

Le cause della scarsa voglia di mangiare possono essere diverse. Tra le principali ricordiamo:

  • l’assunzione di farmaci, che spesso favorisce la diminuzione del senso di fame;
  • la gravidanza, in particolare il primo trimestre, che spesso dà luogo a un calo dell’appetito legato alla nausea gravidica;
  • stati di ansia o depressione, che generano la classica sensazione dello “stomaco chiuso”;
  • i cambi di stagione, le alte temperature e la conseguente disidratazione;
  • le infezioni del cavo orale;
  • gli stati influenzali;
  • il problema dell’ipotiroidismo;
  • le intolleranze alimentari;
  • la vecchiaia, legata a solitudine e depressione, oppure a mancanza di denti sani e all’assunzione quotidiana di molti farmaci;
  • la chemioterapia e la radioterapia, che possono provocare la perdita di appetito e l’alterazione della percezione di sapori e odori.

Anche il consumo eccessivo di alcool, l’uso di droghe come cocaina, amfetamina ed eroina nonché il fumo possono portare a una riduzione dell’appetito.

MANCANZA DI APPETITO NEI BAMBINI

Durante l’infanzia è normale vivere un temporaneo calo dell’appetito. Questo fenomeno solitamente non dovrebbe preoccupare molto ma va segnalato al pediatra in caso perduri nel tempo. Le cause che generano inappetenza in età infantile sono legate ai cambiamenti. Alcuni esempi sono la malattia o la scomparsa di una persona cara (un familiare, un nonno), l’arrivo di un fratellino, un trasloco, l’inizio della scuola. Inoltre, la dentizione, le vaccinazioni e le malattie esantematiche provocano comunemente perdita dell’appetito per alcuni giorni.

Quando invece il problema sono i gusti personali e l’indole caratteriale, è importante non cedere ai capricci dei bambini e cercare di guidare la loro educazione alimentare.

MANCANZA DI APPETITO NEGLI ANZIANI

Le persone anziane possono soffrire di un calo persistente dell’appetito a causa di:

  • una ridotta percezione del senso della fame,
  • una riduzione della richiesta di energie da parte dell’organismo,
  • la diminuita capacità di percepire i sapori.

In questi casi è importante avere maggior cura della preparazione dei piatti per renderli più invitanti. Meglio scegliere quelli preferiti e i più gustosi. Per facilitare le persone anziane che hanno disturbi della masticazione è preferibile orientarsi su alimenti semi solidi, bevande proteiche e succhi di frutta.

INAPPETENZA AL MATTINO

Ripetiamo sempre quanto sia importante la prima colazione in un’alimentazione corretta ma ci sono persone che non hanno mai voglia di mangiare appena sveglie.

In alcuni casi, l’inappetenza al mattino è solo occasionale e legata al pasto consumato la sera prima. In alterativa, le fluttuazioni dei livelli ormonali, in particolar modo nelle donne, possono dare luogo a questo fenomeno. Ci sono anche dei disturbi psicologici come ansia e depressione che possono far passare l’appetito al risveglio.

Il nutrizionista aiuta i pazienti a stimolare l’appetito mattutino grazie alla sperimentazione di nuovi menù e nuove abitudini. Si possono evitare alcuni cibi la sera, come grassi o proteine, alternare gli ingredienti e si stabilisce una routine mattutina che invoglia a fare colazione.

È utile sapere anche che i livelli di adrenalina tendenzialmente sono più alti al mattino e possono ridurre l’appetito e rallentare la velocità con cui lo stomaco si svuota.

Mancanza di appetito, conseguenze

Stimolare l’appetito è importante per evitare le conseguenze sull’organismo di una eccessiva diminuzione dell’apporto calorico alimentare. Se la riduzione dell’assunzione di alimenti indispensabili al corpo perdura a lungo, si potrebbero sviluppare carenze nutrizionali e si potrebbe verificare una riduzione malsana della massa magra. Questa condizione può generare un indebolimento del sistema immunitario e una maggiore suscettibilità allo sviluppo di infezioni.

COME RITROVARE L’APPETITO

Come ritrovare l’appetito per evitare di perdere forze ed energie? Ridurre la sedentarietà è importante, senza per questo dover necessariamente ricorrere alla pratica di sport troppo intensi. Le attività fisiche a bassa intensità, come la camminata, le passeggiate in bici o il nuoto, possono contribuire a stimolare l’appetito. La regola dei tre pasti principali e dei due spuntini a metà mattina e nel pomeriggio vale in particolar modo per chi non riesce ad assumere grandi quantità di cibo in un solo pasto. Se la perdita di appetito è associata a un’importante riduzione del peso corporeo, può essere utile inserire nel piano alimentare cibi ad elevato contenuto energetico.

SCARSO SENSO DELLA FAME, QUANDO È UNA PATOLOGIA?

Se lo scarso desiderio di alimentarsi dura per lunghi periodi di tempo, questo può essere il sintomo di un disordine più serio. A maggior ragione è importante intervenire con l’aiuto di un professionista qualificato, per prevenire la compromissione dello stato di salute. La perdita temporanea di appetito non va certo confusa con il rifiuto completo del cibo, conosciuto come anoressia nervosa. Anoressia e bulimia sono le principali patologie psichiatriche correlate alle alterazioni del comportamento alimentare. In presenza di tali malattie, la restrizione alimentare è ricercata volutamente e il senso di fame viene ignorato. Con il passare del tempo, si può arrivare a perdere la capacità di percepire i segnali che l’organismo dà per richiedere nutrimento.

INTEGRATORI PER STIMOLARE L’APPETITO

Insieme alle abitudini di vita e nel mangiare indicate dal nutrizionista su come ritrovare l’appetito, si possono assumere alcuni efficaci integratori alimentari della linea Naturhouse a base di:

  • germe di grano, contenente un pool di nutrienti ricostituenti
  • pappa reale, energizzante naturale che può contrastare temporaneamente gli effetti della scarsa nutrizione;
  • Polline, ricco di proteine, acidi grassi insaturi, aminoacidi, vitamine C, A e del complesso B;
  • fieno greco, utile nel ripristino dei meccanismi di fame-sazietà.

Esistono anche prodotti naturali in grado di stimolare l’appetito, consigliati dal nutrizionista a seconda del singolo caso.


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