La consulenza di un nutrizionista esperto

La consulenza di un nutrizionista è efficace non solo per perdere peso ma anche per prevenire problemi di salute, patologie familiari e invecchiamento precoce tramite un’alimentazione di qualità. La visita nutrizionistica permette di definire gli obiettivi da raggiungere tramite un percorso di educazione alimentare. Il modo migliore per affrontarla è pensando ad essa come all’inizio di un viaggio da intraprendere insieme a un esperto al quale affidarsi per farsi guidare.

Grazie a una costante valutazione dello stato nutrizionale, questo consulente specializzato è in grado di migliorare le abitudini alimentari e il rapporto del paziente con il cibo.

La consulenza della nutrizionista Emma Imperiale

Emma Imperiale si occupa della nutrizione di tutte le tipologie di pazienti, a partire dal bambino, passando per l’adolescente e l’adulto, fino all’anziano. Segue persone affette da patologie [ai1] ma anche in buone condizioni di salute. È una Biologa nutrizionista iscritta all’albo con Master in nutrizione pediatrica e ha una specializzazione nel mondo dello sport, con esperienza specifica sulle esigenze di golfisti e tennisti. Nella consulenza fornita a persone in sovrappeso, promuove il dimagrimento come diretta conseguenza di una corretta alimentazione.

I pazienti della dottoressa Imperale sono, ad esempio, donne in menopausa, persone con problemi di colesterolo e vegani che necessitano di supplementazione con integratori alimentari specifici. Molte persone si rivolgono a lei anche in presenza di altre tipologie di sintomi e problemi legati all’alimentazione. Tra i più comuni ci sono i gonfiori addominali, il reflusso gastrico e la ritenzione idrica.

Come si svolge la prima visita con il nutrizionista 

La visita nutrizionistica è il primo step fondamentale per impostare correttamente il programma alimentare di ciascun paziente. Il primo incontro, di solito, dura circa un’ora e ha lo scopo di realizzare un’anamnesi completa della persona. Si valuta la storia delle patologie della famiglia e si eseguono alcune misurazioni fisiche come:

  • quella del peso, tramite bilancia bio-impedenziometrica;
  • quella di girovita e circonferenza di braccia, fianchi e cosce, con un apposito nastro misuratore;
  • l’altezza;
  • l’esame plicometrico.

Nella prima fase di analisi delle condizioni fisiche, si effettua anche il test per le intolleranze alimentari. Si raccolgono informazioni sullo stile di vita e sulle abitudini alimentari del paziente. Si possono esaminare analisi del sangue dalle quali evincere se ci sono malattie importanti in corso, come diabete, celiachia o colesterolo troppo alto.

Visita dal nutrizionista, cosa succede nel corso dei vari appuntamenti

Il secondo incontro dal nutrizionista solitamente si fissa 5-7 giorni dopo il primo. In questa occasione viene definita e illustrata la dieta e si forniscono suggerimenti sulla preparazione dei pasti. Inoltre, si cadenzano i controlli successivi che dureranno circa 30 minuti e consentiranno di verificare gli effetti della dieta.

Durante le varie consulenze, viene fatta anche una valutazione di eventuali ostacoli incontrati dal paziente nel tempo e vengono forniti suggerimenti sulle modalità per superarli. Inoltre, si valuta se la perdita di peso ha coinvolto maggiormente la massa grassa o altri compartimenti corporei.

La regolarità degli incontri è molto importante per chi intraprende un nuovo percorso alimentare, anche per poter contare su un valido sostegno psicologico.

Il calcolo dell’indice di massa corporea

Le misurazioni di peso e altezza effettuate dal nutrizionista consentono di calcolare l’Indice di Massa Corpore
o IMC. Questo dà una prima indicazione approssimativa riguardo alla possibilità che una persona sia sottopeso, in condizione di normalità di peso oppure in sovrappeso.

L’IMC non fornisce sempre un valore preciso, infatti nei soggetti che praticano sport e sono molto muscolosi si deve effettuare un calcolo di massa grassa e massa muscolare. Nella nutrizione sportiva, quindi, è importante sottoporre il paziente a un esame ancora più approfondito per elaborare un programma alimentare idoneo.

Le abitudini alimentari e la visita dal nutrizionista

La valutazione delle abitudini alimentari nonché dei ritmi di vita del paziente è molto importante per personalizzare la dieta. Alcune domande che il consulente pone, ad esempio, sono:

  • quante volte al giorno mangia,
  • come fraziona i pasti,
  • se fa uso frequente di bevande alcoliche,
  • se consuma dolci,
  • quali diete ha seguito in precedenza,
  • se è stato soggetto a oscillazioni di peso in passato,
  • se soffre di allergie,
  • se assume farmaci.

Il nutrizionista acquisisce informazioni sul tipo di lavoro che il paziente svolge e sull’attività fisica che pratica.

Sentirsi a proprio agio dal nutrizionista

Sarebbe ideale per il paziente affrontare gli incontri con questo esperto come un’opportunità per stare bene. Non si devono vivere le diverse consulenze come degli “esami”, ma come step lungo il programma, utili a valutare le difficoltà, i successi e a fornire nuovi input motivazionali e stimoli. È fondamentale parlare apertamente delle proprie esigenze e perplessità con lo specialista per permettergli di costruire un percorso personalizzato.

Spesso, a seguito della prima consulenza, al paziente si chiede di compilare un diario alimentare e la dieta proposta tiene sempre conto dei suoi gusti personali.