Obesità infantile in Italia, un problema da combattere in famiglia

Il ruolo del nutrizionista può rivelarsi fondamentale nella strategia per contrastare l’obesità infantile. Il numero di bambini obesi è in continua crescita nei paesi sviluppati e questo fenomeno in Italia colpisce un bambino su quattro. Il sovrappeso è meno resistente ai trattamenti rispetto all’obesità e va riconosciuto e corretto precocemente. Insieme a un biologo nutrizionista esperto, si può avviare un percorso di educazione terapeutica alimentare del bambino in sovrappeso, centrato sulla collaborazione di tutta la famiglia. Si propone un cambiamento dello stile di vita nel rispetto del paziente e del nucleo famigliare. La consulenza del nutrizionista ha uno scopo informativo e motivazionale e si rivela uno strumento utile al superamento dei tipici sensi di colpa legati al peso e al fallimento delle diete.

INDICE

  1. Cause dell’obesità infantile
  2. Come prevenire l’obesità infantile
  3. Obesità infantile conseguenze
  4. Bambini obesi, come riconoscerli?

1. CAUSE DELL’OBESITÀ INFANTILE

La causa più frequente di questa patologia è la cattiva alimentazione e l’abitudine a mangiare più cibo del necessario e svolgere poca attività fisica. I bambini spesso sono stimolati in vari contesti a ingerire più calorie del necessario e portati dalla fruizione dei videogiochi e della tv a muoversi troppo poco. La famiglia, gli amici, la scuola sono elementi condizionanti ma anche la pubblicità e internet possono incoraggiare abitudini alimentari e di vita poco salutari e invogliare all’assunzione di alimenti pieni di zucchero.

Raramente la causa del problema del peso può essere uno squilibrio ormonale o una malattia. Alcuni farmaci come glucocorticoidi, antipsicotici e antiepilettici possono generare l’eccesso di peso. Inoltre, la genetica, le malattie e le turbe emotive possono portare al consumo esagerato di cibo. 

2. COME PREVENIRE L’OBESITÀ INFANTILE

Per tenere lontani sovrappeso e obesità è necessario a qualunque età seguire un’alimentazione a bassa densità calorica che privilegi le fonti vegetali di proteine. La corretta alimentazione va accompagnata dalla pratica quotidiana di circa 60 minuti al giorno di attività fisica, per migliorare anche il metabolismo.

I genitori e i nonni di un bambino in sovrappeso spesso hanno difficoltà ad ammettere il problema mentre dovrebbero promuovere per primi abitudini quotidiane salutari e dare il giusto esempio. Una dieta idonea alla fase della crescita deve essere varia, comprendere spuntini e bevande salutari, prediligere frutta e verdura, evitare bibite zuccherate e alimenti spazzatura. È molto importante anche controllare la quantità delle porzioni e ricordare che il cibo non va mai utilizzato come un premio.

Quante proteine includere nella dieta dei bambini

La quota totale di proteine assunte quotidianamente deve rispettare le raccomandazioni LARN  per età, sesso e peso ideale in base alla statura. Mediamente:

  • da 1 a 3 anni si raccomanda 1 grammo di proteine per chilo corporeo;
  • da 4 a 6 anni 0,94 grammi di proteine per chilo corporeo;
  • da 7 a 10 anni 0,99 grammi di proteine per chilo corporeo;
  • da 11 a 14 anni ai maschi si raccomanda 0,97 grammi di proteine per chilo corporeo e alle femmine 0,93 grammi;
  • da 15 a 17 anni, ai maschi 0,93 grammi, alle femmine 0,90 grammi.

3. OBESITÀ INFANTILE CONSEGUENZE

L’obesità infantile causa l’insorgenza nei bambini e negli adolescenti di patologie come ipertensione, diabete di tipo 2 e dislipidemia.

Alcune complicanze legate all’obesità sono la glicemia alta, i trigliceridi e il colesterolo elevati con rischio di comparsa di arteriosclerosi e di sindrome metabolica. Comuni anche l’accumulo di grasso nel fegato e i valori pressori superiori alla norma.

Le conseguenze fisiche generalmente sono accompagnate da problemi psicologici, come la depressione e la bassa autostima che si ripercuotono anche sulle relazioni sociali. Inoltre, i bambini obesi spesso tendono a sviluppare altre patologie e problemi di salute gravi in età adulta.

Questi rischi si possono contrastare con il controllo del peso ed è molto importante intervenire precocemente.

4. BAMBINI OBESI, COME RICONOSCERLI?

I bambini obesi sono soggetti a un eccessivo accumulo di grasso nel corpo. Il loro peso corporeo è maggiore della norma in rapporto al sesso, alla statura e all’età. La definizione di sovrappeso nei piccoli è più complessa poiché il loro peso ideale non si può calcolare con esattezza in base all’Indice di Massa Corporea, come negli adulti. Nel 1999, comunque, l’International Obesity Task Force ha affermato che il BMI resta una formula di partenza valida anche nel calcolo dell’adiposità di un bambino. In base alla definizione del Ministero della Sanità Italiano, i bambini obesi si riconoscono quando il loro peso supera del 20% quello ideale. Un bambino in sovrappeso, invece, pesa il 10-20% in più dello standard.

Obesità infantile, quando rivolgersi allo specialista?

In caso gli accorgimenti più comuni per controllare il peso del bambino non risultino sufficienti a raggiungere i risultati sperati, è opportuno consultare uno specialista. Il medico effettuerà un esame obiettivo e un’accurata anamnesi, per riconoscere la forma di obesità essenziale oppure secondaria. Potrà richiedere degli esami ematici per confermare la diagnosi e valutare le eventuali complicanze dell’obesità.


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