Il reflusso in gravidanza è un fastidio molto comune, spesso associato a sensazioni di peso e bruciore di stomaco, rigurgito acido, nausea e vomito. Sebbene non sia un disturbo che può compromettere la salute del feto, è molto sgradevole per le future mamme.
Qual è la causa di questo problema? La placenta produce degli ormoni che rilassano la muscolatura liscia e attenuano le contrazioni uterine. Spesso l’effetto coinvolge anche la muscolatura dell’esofago e il cardias e la conseguenza è la perdita di acido che risale verso l’esofago. Inoltre, la diminuzione della motilità intestinale fa crescere i tempi di svuotamento dello stomaco. Il cibo permane più a lungo al suo interno e si producono più succhi gastrici.
Vediamo di seguito alcuni rimedi naturali per combattere il reflusso gastroesofageo in gravidanza e le indicazioni principali su cosa mangiare.

Come controllare la fame - Emma Imperiale
INDICE
- Quando inizia il reflusso in gravidanza?
- Sintomi del reflusso gastrico in gravidanza
- Reflusso in gravidanza, rimedi
1. QUANDO INIZIA IL REFLUSSO IN GRAVIDANZA?
Dalle statistiche si riscontra che:
- il disturbo compare nel primo trimestre per il 22% delle donne,
- nel secondo trimestre per il 39% delle donne,
- nell’ultimo trimestre colpisce tra il 60% e il 72% delle donne incinte.
Con il trascorrere delle settimane di gestazione, l’utero cresce e comprime le strutture anatomiche adiacenti. La pressione su stomaco e intestino porta a una riduzione della capacità di contenere il cibo. Durante l’ultimo trimestre della gestazione spesso si soffre anche di gastrite. La mucosa dello stomaco si infiamma e provoca un bruciore più o meno intenso.
2. SINTOMI DEL REFLUSSO GASTRICO IN GRAVIDANZA
La percentuale di donne in dolce attesa che soffrono di reflusso gastrico si attesta tra il 45 e l’80% e nella maggior parte dei casi il problema scompare spontaneamente dopo il parto.
Oltre ai rigurgiti, al fatto di avvertire un liquido amaro in bocca e alla salivazione abbondante, una delle tipiche manifestazioni del reflusso gastroesofageo in gravidanza è la pirosi gravidica. Solitamente consiste nella sensazione di bruciore che parte da dietro lo sterno e si può diffondere tra le scapole, fino ad arrivare alle orecchie.
3. REFLUSSO IN GRAVIDANZA, RIMEDI
In passato abbiamo già scritto riguardo ad alcuni consigli utili su come controllare la fame in gravidanza. Tra i comportamenti e i rimedi naturali per il reflusso, ricordiamo:
- suddividere i pasti in più momenti della giornata e preferire porzioni piccole per evitare che lo stomaco si riempia eccessivamente;
- prediligere la cottura a vapore;
- provare prodotti a base di zenzero, estratti o tisane di camomilla, liquirizia, semi di lino e aloe, estratti di carciofo e finocchio, utili anche all’eliminazione di eventuali gas;
- sdraiarsi almeno 2 ore dopo la cena e dormire con la testa e la parte superiore del busto leggermente sollevate.
Lo yoga e gli esercizi di meditazione possono contribuire al miglioramento della digestione ed è efficace anche la regolare pratica di attività fisica leggera.
Cosa mangiare per evitare il reflusso gastrico in gravidanza?
Gli alimenti utili a contrastare il problema sono:
- uova, nocciole, lievito di birra, grano saraceno;
- alimenti ricchi di vitamina B1 e B2 o integratori alimentari equivalenti, in grado di controllare l’acidità;
- carboidrati e proteine abbinati a ogni pasto;
- cereali integrali.
Gli alimenti da evitare
Il primo passo per vivere meglio la gravidanza e attenuare i problemi legati alla digestione e all’acidità di stomaco consiste nel modificare il proprio stile di vita. Ciò significa anche fare alcune rinunce, per trarre in compenso grande giovamento in termini di benessere. Il reflusso è uno dei motivi per cui è utile cercare di contenere l’aumento di peso entro i limiti suggeriti dal medico durante la gravidanza. Una guida base sulla dieta da seguire la trovate anche in questo nostro articolo. Di seguito, invece, ricordiamo alcune indicazioni importanti:
- evitare di bere in modo eccessivo mentre si mangia;
- evitare il consumo di dolciumi e cioccolato, cibi e formaggi grassi, cibi fritti o piccanti, insaccati salati, piselli e fagioli, menta e altre spezie, alimenti troppo acidi come agrumi e pomodori;
- evitare l’assunzione di bevande alcoliche, gassate e a base di caffeina e teina.